Ruperto Banterle (1899-1968)
A cinquant’anni dalla scomparsa, la vita e le opere di uno scultore sullo sfondo di Verona,
dai tempi felici che precedono la Grande Guerra al fervore degli anni Venti fino al periodo
della ricostruzione post bellica dei Cinquanta. L’amicizia con il poeta Lionello Fiumi, ben
presto punto di riferimento per artisti e letterati, da cui scaturiscono l’Anelito fuggente e
altre dirompenti opere, la grande esplosione monumentale del Primo Dopoguerra,
le collaborazioni con il fratello Francesco, architetto, negli interventi tra le mura di una città
che si rinnova tra Liberty e Novecento. La storia di Ruperto Banterle si ripercorre ancora
tra le opere, i disegni e i bozzetti, per la prima volta raccolti in un catalogo ragionato,
conservati nella casa di famiglia a Gombion, frazione di Belfiore d’Adige. La casa dove
amava tornare lasciando d’estate il suo studio milanese e dove scomparve il 30 luglio
del 1968.
A cinquant’anni dalla scomparsa, la vita e le opere di uno scultore sullo sfondo di Verona,
dai tempi felici che precedono la Grande Guerra al fervore degli anni Venti fino al periodo
della ricostruzione post bellica dei Cinquanta. L’amicizia con il poeta Lionello Fiumi, ben
presto punto di riferimento per artisti e letterati, da cui scaturiscono l’Anelito fuggente e
altre dirompenti opere, la grande esplosione monumentale del Primo Dopoguerra,
le collaborazioni con il fratello Francesco, architetto, negli interventi tra le mura di una città
che si rinnova tra Liberty e Novecento. La storia di Ruperto Banterle si ripercorre ancora
tra le opere, i disegni e i bozzetti, per la prima volta raccolti in un catalogo ragionato,
conservati nella casa di famiglia a Gombion, frazione di Belfiore d’Adige. La casa dove
amava tornare lasciando d’estate il suo studio milanese e dove scomparve il 30 luglio
del 1968.