Amori quasi possibili
a cura di Patrizia Cipriani
All’origine di tutti i lavori di Pino Carollo vi è certamente l’influenza che ha esercitato su di lui la terra che lo ha visto nascere e in cui ha trascorso la fanciullezza: l’amato Alto Adige e i suoi boschi sono stati per lui la prima fonte di ispirazione.
Quasi tutto il materiale da lui prodotto trova la sua solida radice nei sogni. Il materiale onirico è stato il fertile terreno cui attingere per elaborare le sue tante storie. Attraverso le sue visioni poetiche egli ha inseguito il suo sogno e anche nei momenti più difficili ha saputo spostare il suo sguardo: quello sguardo sulla diversità, la sua ma anche quella di tutti noi, si è avventurato così lontano da svelarci mondi inesplorati, dando loro forma. Le sue parole sanno toccare nel profondo chi le sa ascoltare. Parole che fanno bene al cuore.
Giuseppe Carollo, detto Pino, è stato un autore e regista di favole e racconti per il teatro, che sono stati rappresentati nei molti spettacoli di cui ha curato la realizzazione. Ha ideato e realizzato innumerevoli percorsi creativi per il mondo istituzionale e della scuola, in cui ha tenuto corsi di formazione per insegnanti e operatori culturali. Ha creato inoltre interventi teatrali ad hoc per tutti i musei veronesi, per siti archeologici, in spazi naturali. È stato inoltre uno dei fondatori della “Corte dei Bambini”, cooperativa con cui ha prodotto e realizzato vari spettacoli di teatro per l’infanzia. La sua ricerca, iniziata negli anni Sessanta, ha spaziato dalla musica a tutti i linguaggi espressivi, all’ideazione di nuove macchine scenico-musicali per il Teatro di Figura. Nato nel 1947 a Fortezza (Bolzano), tutta la sua produzione è stata influenzata dai luoghi della sua infanzia. Artista versatile, è stato a Verona il decano del Teatro di Figura, di cui è stato docente presso l’Accademia di Belle Arti Cignaroli fin dal 2006.
a cura di Patrizia Cipriani
All’origine di tutti i lavori di Pino Carollo vi è certamente l’influenza che ha esercitato su di lui la terra che lo ha visto nascere e in cui ha trascorso la fanciullezza: l’amato Alto Adige e i suoi boschi sono stati per lui la prima fonte di ispirazione.
Quasi tutto il materiale da lui prodotto trova la sua solida radice nei sogni. Il materiale onirico è stato il fertile terreno cui attingere per elaborare le sue tante storie. Attraverso le sue visioni poetiche egli ha inseguito il suo sogno e anche nei momenti più difficili ha saputo spostare il suo sguardo: quello sguardo sulla diversità, la sua ma anche quella di tutti noi, si è avventurato così lontano da svelarci mondi inesplorati, dando loro forma. Le sue parole sanno toccare nel profondo chi le sa ascoltare. Parole che fanno bene al cuore.
Giuseppe Carollo, detto Pino, è stato un autore e regista di favole e racconti per il teatro, che sono stati rappresentati nei molti spettacoli di cui ha curato la realizzazione. Ha ideato e realizzato innumerevoli percorsi creativi per il mondo istituzionale e della scuola, in cui ha tenuto corsi di formazione per insegnanti e operatori culturali. Ha creato inoltre interventi teatrali ad hoc per tutti i musei veronesi, per siti archeologici, in spazi naturali. È stato inoltre uno dei fondatori della “Corte dei Bambini”, cooperativa con cui ha prodotto e realizzato vari spettacoli di teatro per l’infanzia. La sua ricerca, iniziata negli anni Sessanta, ha spaziato dalla musica a tutti i linguaggi espressivi, all’ideazione di nuove macchine scenico-musicali per il Teatro di Figura. Nato nel 1947 a Fortezza (Bolzano), tutta la sua produzione è stata influenzata dai luoghi della sua infanzia. Artista versatile, è stato a Verona il decano del Teatro di Figura, di cui è stato docente presso l’Accademia di Belle Arti Cignaroli fin dal 2006.