Cinquant’anni da giornalista
Ma come? Il titolo di questo libro preannuncia cinquant’anni di giornalismo e in copertina il disegno di Zucconelli mette in campo un regista? Così reale poi, così somigliante al vero Lorenzo Reggiani, e posso affermarlo con cognizione di causa dal momento che lo conosco da anche oltre cinquant’anni, e dirò di più: l’ho visto veramente nei panni di regista, quando negli anni Sessanta girava tra noi amici i suoi “otto millimetri” sul costume giovanile dell’epoca, un decennio prima dei “superotto” con cui Nanni Moretti iniziò la sua carriera, come gli racconterà in un’intervista che ritrovate in queste pagine. Persino il sottoscritto, Lorenzo Reggiani è riuscito a “dirigere”, in un parte s’intende infinitesima. L’arcano di copertina è presto svelato, e non sta tanto nello strafalcione “reggìa” implicito nel cognome del protagonista, come maliziosamente Zucconelli sottolinea nel suo disegno. Il cinema è nel dna di Lorenzo, e come si è già capito lo ha contagiato ancor prima di intraprendere la professione “vera” a L’Arena, il quotidiano della nostra città. Quando sul giornale stende la cronaca della citata conferenza stampa di Nanni Moretti, è irresistibile per lui ambientarla dettagliatamente come se stesse scrivendo la sceneggiatura di un film (“Interno giorno. Salotto di un’abitazione elegante… Sui divani di pelle sono sedute, oltre alla bionda ed ospitale padrona di casa, diverse persone… Ciak si gira…”). Non avrà visto cinquanta volte “Ladri di biciclette” come ha fatto il grande Evtushenko (è sempre Reggiani che ce lo racconta), ma ci sarà andato vicino. E credo di gratificarlo se dico che nel
ritratto di Zucconelli ci vedo anche, in filigrana, il ricordo del fratello Stefano, grande critico cinematografico, tra i nomi che han fatto la storia di quel mestiere.
(….) Dalla prefazione di Enrico de Angelis
Lorenzo Reggiani (Verona, 1946) è giornalista professionista, laureato in giurisprudenza. Per oltre vent’anni caposervizio del settore cultura e spettacoli del quotidiano L’Arena. Già consulente editoriale della casa editrice Neri Pozza. Docente a contratto all’Università di Verona per il corso di laurea magistrale in Editoria e giornalismo. È autore di Batticuore. Lettere dagli anni ’60 (Prima edizione Mazziana, 1986 – Seconda edizione Scripta, 2013).
Ma come? Il titolo di questo libro preannuncia cinquant’anni di giornalismo e in copertina il disegno di Zucconelli mette in campo un regista? Così reale poi, così somigliante al vero Lorenzo Reggiani, e posso affermarlo con cognizione di causa dal momento che lo conosco da anche oltre cinquant’anni, e dirò di più: l’ho visto veramente nei panni di regista, quando negli anni Sessanta girava tra noi amici i suoi “otto millimetri” sul costume giovanile dell’epoca, un decennio prima dei “superotto” con cui Nanni Moretti iniziò la sua carriera, come gli racconterà in un’intervista che ritrovate in queste pagine. Persino il sottoscritto, Lorenzo Reggiani è riuscito a “dirigere”, in un parte s’intende infinitesima. L’arcano di copertina è presto svelato, e non sta tanto nello strafalcione “reggìa” implicito nel cognome del protagonista, come maliziosamente Zucconelli sottolinea nel suo disegno. Il cinema è nel dna di Lorenzo, e come si è già capito lo ha contagiato ancor prima di intraprendere la professione “vera” a L’Arena, il quotidiano della nostra città. Quando sul giornale stende la cronaca della citata conferenza stampa di Nanni Moretti, è irresistibile per lui ambientarla dettagliatamente come se stesse scrivendo la sceneggiatura di un film (“Interno giorno. Salotto di un’abitazione elegante… Sui divani di pelle sono sedute, oltre alla bionda ed ospitale padrona di casa, diverse persone… Ciak si gira…”). Non avrà visto cinquanta volte “Ladri di biciclette” come ha fatto il grande Evtushenko (è sempre Reggiani che ce lo racconta), ma ci sarà andato vicino. E credo di gratificarlo se dico che nel
ritratto di Zucconelli ci vedo anche, in filigrana, il ricordo del fratello Stefano, grande critico cinematografico, tra i nomi che han fatto la storia di quel mestiere.
(….) Dalla prefazione di Enrico de Angelis
Lorenzo Reggiani (Verona, 1946) è giornalista professionista, laureato in giurisprudenza. Per oltre vent’anni caposervizio del settore cultura e spettacoli del quotidiano L’Arena. Già consulente editoriale della casa editrice Neri Pozza. Docente a contratto all’Università di Verona per il corso di laurea magistrale in Editoria e giornalismo. È autore di Batticuore. Lettere dagli anni ’60 (Prima edizione Mazziana, 1986 – Seconda edizione Scripta, 2013).