Figure smarrite. Cronaca di una passione
Figure smarrite attraversano il nostro spazio visivo. Sono i ritratti, le figure, le posture che
si uniscono per affermare l’incomprimibile desiderio dell’uomo di rappresentare lo spazio
intorno a sé, inventando i gesti di persone il cui incontro avviene soltanto sulla tela, sulla
carta, sulle tavole di legno. Una collezione si trasforma così nella rassegna di rapporti parlanti durante il tempo.
Storie che certamente attraversano il vissuto degli artisti,
narrano le correnti d’avanguardia, testimoniano uno slancio creativo.
E, mentre questo avviene, si svolge d’altra parte il resoconto del mercato dell’arte,
dei mille modi in cui un’opera può sopravvivere sfuggendo alla distruzione.
Una serie di attribuzioni pazienti, in bilico tra il falso e il vero.
Perché qualcosa rimane.
Figure smarrite attraversano il nostro spazio visivo. Sono i ritratti, le figure, le posture che
si uniscono per affermare l’incomprimibile desiderio dell’uomo di rappresentare lo spazio
intorno a sé, inventando i gesti di persone il cui incontro avviene soltanto sulla tela, sulla
carta, sulle tavole di legno. Una collezione si trasforma così nella rassegna di rapporti parlanti durante il tempo.
Storie che certamente attraversano il vissuto degli artisti,
narrano le correnti d’avanguardia, testimoniano uno slancio creativo.
E, mentre questo avviene, si svolge d’altra parte il resoconto del mercato dell’arte,
dei mille modi in cui un’opera può sopravvivere sfuggendo alla distruzione.
Una serie di attribuzioni pazienti, in bilico tra il falso e il vero.
Perché qualcosa rimane.