Giambettino Cignaroli. Memorie
rascrizione di Bruno Chiappa. Saggio e annotazioni di Andrea Tomezzoli.
Tanti, innumerevoli sono i protagonisti di trentasei carte di un piccolo taccuino
manoscritto: il principe di Chablais, il ministro plenipotenziario Carlo Firmian, l’imperatore
Giuseppe II, Bartolomeo Cavaceppi, Angelica Kau man, il giovanissimo Mozart, Kirill
Grigorievich Razumovski grande atamano dei cosacchi… E ancora: ambasciatori, nunzi
apostolici, letterati, esploratori, ufficiali o semplici militari, vescovi e abati, nobiluomini e nobildonne italiani e
foresti… Tutti passano – tra marzo 1754 e ottobre 1770 –
dallo studio del più accreditato pittore veronese di quei decenni: Giambettino Cignaroli (1706-
1770).
E Cignaroli li registra minuziosamente con una scrittura che talvolta fa trasparire in
filigrana dinamiche di mercato, ma anche legami professionali e amicali.
Questo volume ne o re la trascrizione commentata, nel tentativo di allacciare fi li rossi t
ra il caleidoscopio di personaggi che si avvicendano nell’atelier dell’artista e la città di
Verona, che emerge da queste pagine come vero e proprio crocevia del Settecento
europeo.
rascrizione di Bruno Chiappa. Saggio e annotazioni di Andrea Tomezzoli.
Tanti, innumerevoli sono i protagonisti di trentasei carte di un piccolo taccuino
manoscritto: il principe di Chablais, il ministro plenipotenziario Carlo Firmian, l’imperatore
Giuseppe II, Bartolomeo Cavaceppi, Angelica Kau man, il giovanissimo Mozart, Kirill
Grigorievich Razumovski grande atamano dei cosacchi… E ancora: ambasciatori, nunzi
apostolici, letterati, esploratori, ufficiali o semplici militari, vescovi e abati, nobiluomini e nobildonne italiani e
foresti… Tutti passano – tra marzo 1754 e ottobre 1770 –
dallo studio del più accreditato pittore veronese di quei decenni: Giambettino Cignaroli (1706-
1770).
E Cignaroli li registra minuziosamente con una scrittura che talvolta fa trasparire in
filigrana dinamiche di mercato, ma anche legami professionali e amicali.
Questo volume ne o re la trascrizione commentata, nel tentativo di allacciare fi li rossi t
ra il caleidoscopio di personaggi che si avvicendano nell’atelier dell’artista e la città di
Verona, che emerge da queste pagine come vero e proprio crocevia del Settecento
europeo.