Il cimitero monumentale di Verona
Una sontuosa architettura impeccabilmente neoclassica, un compendio di storia della
scultura dal Neoclassicismo agli anni Ottanta del ’900, un susseguirsi di volti e di nomi
delle persone che hanno avuto un significato nelle vicende degli ultimi duecento anni di
Verona. O che semplicemente l’hanno abitata, lasciando uno strascico nei loro affetti
terreni. La creazione del recinto in cui cresce e si sviluppa la “città dei morti”, che nelle sue
strutture e nei suoi rigidi regolamenti riproduce esattamente il quadro sociale di quella dei
vivi, sull’altra riva del fiume, viene guardata con sospetto per qualche decennio dalle
famiglie dei nobili veronesi abituate a seppellire i loro defunti nelle aree sacre delle chiese.
Ma nella seconda metà dell’800 e nel primo ’900 la corsa al racconto scultoreo più ricco
contribuisce a rendere questo recinto un luogo poetico, denso di storia e arte.
Questo libro rappresenta un ulteriore tassello all’opera di valorizzazione del patrimonio di
scultura dell’Ottocento e del Novecento veronese che l’Associazione Mario Salazzari sta
conducendo.
Una guida che nasce per accompagnare chiunque ne abbia la curiosità tra le
pieghe di una vicenda da vivere con lo sguardo privo di pregiudizio, andando alla
scoperta di un inaspettato museo.
Una sontuosa architettura impeccabilmente neoclassica, un compendio di storia della
scultura dal Neoclassicismo agli anni Ottanta del ’900, un susseguirsi di volti e di nomi
delle persone che hanno avuto un significato nelle vicende degli ultimi duecento anni di
Verona. O che semplicemente l’hanno abitata, lasciando uno strascico nei loro affetti
terreni. La creazione del recinto in cui cresce e si sviluppa la “città dei morti”, che nelle sue
strutture e nei suoi rigidi regolamenti riproduce esattamente il quadro sociale di quella dei
vivi, sull’altra riva del fiume, viene guardata con sospetto per qualche decennio dalle
famiglie dei nobili veronesi abituate a seppellire i loro defunti nelle aree sacre delle chiese.
Ma nella seconda metà dell’800 e nel primo ’900 la corsa al racconto scultoreo più ricco
contribuisce a rendere questo recinto un luogo poetico, denso di storia e arte.
Questo libro rappresenta un ulteriore tassello all’opera di valorizzazione del patrimonio di
scultura dell’Ottocento e del Novecento veronese che l’Associazione Mario Salazzari sta
conducendo.
Una guida che nasce per accompagnare chiunque ne abbia la curiosità tra le
pieghe di una vicenda da vivere con lo sguardo privo di pregiudizio, andando alla
scoperta di un inaspettato museo.