Il fregio delle medaglie di Paolo V. Una decorazione di Annibale Durante nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore
“La spettacolarizzazione delle architetture e delle periodiche solennità, la potenza dei nuovi getti d’acqua – bene comune quanto prezioso – che, numerosi, costellarono Roma, la rievocazione dell’antichità ‘convertendo’ le sue rovine un tempo pagane e, attraverso l’esaltazione dei primi martiri, il confronto con gli albori del cristianesimo, gli interventi sulla natura e sul paesaggio mediante opere ingegneristiche, e financo la partecipazione alla scansione e misurazione del tempo, sono gli eccezionali attestati per la gloria immortale del pontefice romano”.
Se l’iniziativa di erigere una cappella dedicata alla Vergine anche come mausoleo è un proposito che Paolo V meditava già ben prima di assurgere al soglio papale, la decorazione del fregio qui illustrato e comprendente alcune delle principali imprese che magnificarono il casato, si colloca sul finire del sì ricco pontificato Borghese.
Davide Trevisan è dottorando con la professoressa Birgitt Borkopp-Restle presso l’Universität Bern, dove sta svolgendo una tesi sugli inventari di sacrestia della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore compilati nel corso del XVII secolo.
“La spettacolarizzazione delle architetture e delle periodiche solennità, la potenza dei nuovi getti d’acqua – bene comune quanto prezioso – che, numerosi, costellarono Roma, la rievocazione dell’antichità ‘convertendo’ le sue rovine un tempo pagane e, attraverso l’esaltazione dei primi martiri, il confronto con gli albori del cristianesimo, gli interventi sulla natura e sul paesaggio mediante opere ingegneristiche, e financo la partecipazione alla scansione e misurazione del tempo, sono gli eccezionali attestati per la gloria immortale del pontefice romano”.
Se l’iniziativa di erigere una cappella dedicata alla Vergine anche come mausoleo è un proposito che Paolo V meditava già ben prima di assurgere al soglio papale, la decorazione del fregio qui illustrato e comprendente alcune delle principali imprese che magnificarono il casato, si colloca sul finire del sì ricco pontificato Borghese.
Davide Trevisan è dottorando con la professoressa Birgitt Borkopp-Restle presso l’Universität Bern, dove sta svolgendo una tesi sugli inventari di sacrestia della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore compilati nel corso del XVII secolo.