In bici tra i tesori della Val d’Illasi
Ancora una volta la bicicletta si rivela come un ottimo mezzo per unire l’attività motoria alla scoperta di un territorio, la bassa Val d’Illasi, che offre interessi naturalistici, storici e culturali di grande pregio.
L’itinerario qui proposto prende avvio da Zevio, quale geografico sbocco del torrente Illasi nell’Adige, ma anche come punto di contatto con l’Anello dei paesi adesanti* che percorrendo gli argini fluviali permette ai ciclisti provenienti da Verona di avvicinarsi rimanendo fuori dal traffico. In realtà gli itinerari sono due perché dopo aver raggiunto Colognola ai Colli, passando così dall’ambiente fluviale alla base delle colline, si potrà scegliere la Strada di Monte, salendo sulla dorsale, oppure la Strada di Piano, rimanendo appunto sul fondo valle. Entrambe le opzioni, che si riuniscono nel ritorno, sono ricche di tesori da apprezzare. Fanno da completamento anche nove brevi escursioni per raggiungere altrettanti punti di interesse, magari da inserire nella propria agenda di viaggio in ulteriori occasioni. Infine, per i ciclisti più volonterosi la possibilità di raggiungere Tregnago o San Pietro di Lavagno percorrendo due belle varianti che permettono altre scoperte, mentre per i ciclisti più pigri la possibilità di percorrere un anello più breve percorrendo l’allacciante Lepia-Caldiero e quindi escludendo la zona fluviale. Paesaggi, strade, ville, castelli, chiese, affreschi, sculture, alberi e fiori, tradizioni, battaglie e lavori potranno essere individuati sulle mappe, scoperti leggendo la descrizione del percorso, approfonditi sfogliando le 92 schede paesaggistiche e naturalistiche.
Ancora una volta la bicicletta si rivela come un ottimo mezzo per unire l’attività motoria alla scoperta di un territorio, la bassa Val d’Illasi, che offre interessi naturalistici, storici e culturali di grande pregio.
L’itinerario qui proposto prende avvio da Zevio, quale geografico sbocco del torrente Illasi nell’Adige, ma anche come punto di contatto con l’Anello dei paesi adesanti* che percorrendo gli argini fluviali permette ai ciclisti provenienti da Verona di avvicinarsi rimanendo fuori dal traffico. In realtà gli itinerari sono due perché dopo aver raggiunto Colognola ai Colli, passando così dall’ambiente fluviale alla base delle colline, si potrà scegliere la Strada di Monte, salendo sulla dorsale, oppure la Strada di Piano, rimanendo appunto sul fondo valle. Entrambe le opzioni, che si riuniscono nel ritorno, sono ricche di tesori da apprezzare. Fanno da completamento anche nove brevi escursioni per raggiungere altrettanti punti di interesse, magari da inserire nella propria agenda di viaggio in ulteriori occasioni. Infine, per i ciclisti più volonterosi la possibilità di raggiungere Tregnago o San Pietro di Lavagno percorrendo due belle varianti che permettono altre scoperte, mentre per i ciclisti più pigri la possibilità di percorrere un anello più breve percorrendo l’allacciante Lepia-Caldiero e quindi escludendo la zona fluviale. Paesaggi, strade, ville, castelli, chiese, affreschi, sculture, alberi e fiori, tradizioni, battaglie e lavori potranno essere individuati sulle mappe, scoperti leggendo la descrizione del percorso, approfonditi sfogliando le 92 schede paesaggistiche e naturalistiche.