Ritratto al vero. Pasquale Miglioretti
Scultore nell’Ottocento lombardo
Pasquale Miglioretti nacque nel 1825 da una famiglia di artigiani ostigliesi, frequentò l’Accademia di
Belle Arti di Brera, dove affinò le sue capacità sotto la guida di Pompeo Marchesi e di Innocenzo Fraccaroli che, formatisi a loro volta alla scuola classica romana di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, gli trasmisero la sensibilità e l’approccio formale che, in diversa misura, caratterizzarono spesso le sue produzioni. Abile ed elegante nel modellare le sculture, attivo e tenace nel lavoro, egli riuscì con
non poche fatiche ad emergere nel mondo artistico milanese e lombardo di metà Ottocento. Qui si
narra della sua vita, dell’ambiente sociale ed artistico in cui visse, delle sue opere, delle speranze, dei
successi e delle delusioni che incontrò negli anni. Il testo è arricchito da un ampio spazio iconografico
che contiene le opere oggi rintracciabili e da un estratto della corrispondenza da lui tenuta con i vari possibili destinatari dei suoi lavori: quest’ultima ci fornisce un importante esempio delle modalità
operative e delle problematiche tecniche del periodo, della intraprendenza, creatività e tenacia necessarie per attendere alla possibile committenza.
Scultore nell’Ottocento lombardo
Pasquale Miglioretti nacque nel 1825 da una famiglia di artigiani ostigliesi, frequentò l’Accademia di
Belle Arti di Brera, dove affinò le sue capacità sotto la guida di Pompeo Marchesi e di Innocenzo Fraccaroli che, formatisi a loro volta alla scuola classica romana di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, gli trasmisero la sensibilità e l’approccio formale che, in diversa misura, caratterizzarono spesso le sue produzioni. Abile ed elegante nel modellare le sculture, attivo e tenace nel lavoro, egli riuscì con
non poche fatiche ad emergere nel mondo artistico milanese e lombardo di metà Ottocento. Qui si
narra della sua vita, dell’ambiente sociale ed artistico in cui visse, delle sue opere, delle speranze, dei
successi e delle delusioni che incontrò negli anni. Il testo è arricchito da un ampio spazio iconografico
che contiene le opere oggi rintracciabili e da un estratto della corrispondenza da lui tenuta con i vari possibili destinatari dei suoi lavori: quest’ultima ci fornisce un importante esempio delle modalità
operative e delle problematiche tecniche del periodo, della intraprendenza, creatività e tenacia necessarie per attendere alla possibile committenza.