Sei chiese nel Quartiere Maggiore a Verona
Nella Verona del Medioevo il Quartiere Maggiore era in origine un
vasto quadrilatero delimitato su due lati da via Leoncino e da corso
Porta Borsari, a nord-est da via Cappello e Piazza Erbe e a sud-ovest
dalla cortina delle mura tardoantiche.
Il secondo volume della serie «Verona -ae» traccia la storia di sei
chiese di fondazione medievale che sorgevano entro questo perimetro: San Tomìo, la sola
che ancora assolve alla sua funzione originaria,
Sant’Andrea, Santi Cosma e Damiano, San Quirico, delle quali restano
ampie memorie documentarie ma esili testimonianze materiali, e infine
San Matteo Concortine e San Marco in Foro, entrambe, pur nella
mutata destinazione d’uso, presenti nel tessuto urbano ad attestare la
loro quasi millenaria esistenza.
Come San Giovanni in Fonte, che l’ha preceduto, Sei chiese nel
Quartiere Maggiore a Verona propone al lettore soprattutto veronese
la riscoperta del patrimonio architettonico e artistico cittadino e lo
invita a ripercorrere l’intreccio di vicende storiche e umane che vi sono
connesse e che sono parte integrante del nostro passato.
Nella Verona del Medioevo il Quartiere Maggiore era in origine un
vasto quadrilatero delimitato su due lati da via Leoncino e da corso
Porta Borsari, a nord-est da via Cappello e Piazza Erbe e a sud-ovest
dalla cortina delle mura tardoantiche.
Il secondo volume della serie «Verona -ae» traccia la storia di sei
chiese di fondazione medievale che sorgevano entro questo perimetro: San Tomìo, la sola
che ancora assolve alla sua funzione originaria,
Sant’Andrea, Santi Cosma e Damiano, San Quirico, delle quali restano
ampie memorie documentarie ma esili testimonianze materiali, e infine
San Matteo Concortine e San Marco in Foro, entrambe, pur nella
mutata destinazione d’uso, presenti nel tessuto urbano ad attestare la
loro quasi millenaria esistenza.
Come San Giovanni in Fonte, che l’ha preceduto, Sei chiese nel
Quartiere Maggiore a Verona propone al lettore soprattutto veronese
la riscoperta del patrimonio architettonico e artistico cittadino e lo
invita a ripercorrere l’intreccio di vicende storiche e umane che vi sono
connesse e che sono parte integrante del nostro passato.