Verona Libera. Maggio 1945 – Giugno 1946
Il volume ripercorre i primi tredici mesi di dopoguerra a Verona attraverso le pagine di Verona Libera, il giornale del Comitato di Liberazione Nazionale che dal 1 maggio 1945 al 30 giugno 1946 sostituisce, nelle edicole cittadine, L’Arena, lo storico quotidiano veronese, troppo compromesso con il regime fascista.
Un quotidiano per la città dopo la guerra
Il 26 aprile 1945 Verona si risveglia “libera”, senza più l’incubo degli allarmi aerei e delle incursioni delle fortezze volanti alleate. Ma la città è in ginocchio: devastazione ovunque, migliaia di persone senza casa, l’approvvigionamento alimentare precario e, dall’altra parte, i soliti furbi, pronti a speculare sulle miserie della cittadinanza grazie al mercato nero. Una città da ricostruire, ma anche da “liberare” dai fascisti e dai collusi con il passato regime: epurazione, dunque, ma anche arresti, processi, esecuzioni. E, per finire, il riconoscimento ai partigiani ed ai patrioti che, con il loro contributo di sangue, hanno permesso anche a Verona di ritrovare la libertà.
L’autore, in questo volume, ripercorre i primi tredici mesi di dopoguerra a Verona attraverso le pagine di Verona Libera, il giornale del Comitato di Liberazione Nazionale che dal 1 maggio 1945 al 30 giugno 1946 sostituisce, nelle edicole cittadine, L’Arena, lo storico quotidiano veronese, troppo compromesso con il precedente regime.
Ne nasce un quadro nitido che, giorno dopo giorno, racconta come, pur tra mille difficoltà, Verona cerchi di rinascere dopo il periodo buio del fascismo. Non mancano le polemiche, ma il dibattito cittadino, soprattutto quello sulla ricostruzione della città, dimostra come, con la liberazione, sia finalmente tornata anche la libertà per ognuno di esprimere il proprio pensiero.
Il volume ripercorre i primi tredici mesi di dopoguerra a Verona attraverso le pagine di Verona Libera, il giornale del Comitato di Liberazione Nazionale che dal 1 maggio 1945 al 30 giugno 1946 sostituisce, nelle edicole cittadine, L’Arena, lo storico quotidiano veronese, troppo compromesso con il regime fascista.
Un quotidiano per la città dopo la guerra
Il 26 aprile 1945 Verona si risveglia “libera”, senza più l’incubo degli allarmi aerei e delle incursioni delle fortezze volanti alleate. Ma la città è in ginocchio: devastazione ovunque, migliaia di persone senza casa, l’approvvigionamento alimentare precario e, dall’altra parte, i soliti furbi, pronti a speculare sulle miserie della cittadinanza grazie al mercato nero. Una città da ricostruire, ma anche da “liberare” dai fascisti e dai collusi con il passato regime: epurazione, dunque, ma anche arresti, processi, esecuzioni. E, per finire, il riconoscimento ai partigiani ed ai patrioti che, con il loro contributo di sangue, hanno permesso anche a Verona di ritrovare la libertà.
L’autore, in questo volume, ripercorre i primi tredici mesi di dopoguerra a Verona attraverso le pagine di Verona Libera, il giornale del Comitato di Liberazione Nazionale che dal 1 maggio 1945 al 30 giugno 1946 sostituisce, nelle edicole cittadine, L’Arena, lo storico quotidiano veronese, troppo compromesso con il precedente regime.
Ne nasce un quadro nitido che, giorno dopo giorno, racconta come, pur tra mille difficoltà, Verona cerchi di rinascere dopo il periodo buio del fascismo. Non mancano le polemiche, ma il dibattito cittadino, soprattutto quello sulla ricostruzione della città, dimostra come, con la liberazione, sia finalmente tornata anche la libertà per ognuno di esprimere il proprio pensiero.