Villanova Marchesana. Dal 1418 una storia secolare
Grazie ad una ricerca effettuata nell’archivio parrocchiale di Villanova Marchesana è emerso un manoscritto, composto di 140 fogli formato protocollo, che l’insegnante Antonio Felisatti (1873-1954) aveva dedicato ai suoi compaesani tra il 1946 e il 1947. Questo manoscritto viene ora pubblicato arricchito dal commento del curatore, Giuseppe Ferrari, e corredato di numerose note che completano e, in certi casi chiariscono, i diversi passaggi, per restituire al lettore la vita di questa comunità nel corso dei secoli.
Oggi questo comune vive una delle situazioni più critiche dell’intera provincia: snaturato nella sua struttura originale da calamità naturali e non solo, risulta ora il più povero e con un indice di senilità molto alto. Questo volume diventa allora, nelle intenzioni del curatore, «un segno di amore e di profonda riconoscenza a questa terra che mi ha dato i natali. Una terra sfortunata, sempre ai margini e colpita da molte e diverse avversità» ma che conserva, nei suoi abitanti, la determinazione di preservarne la memoria.
Grazie ad una ricerca effettuata nell’archivio parrocchiale di Villanova Marchesana è emerso un manoscritto, composto di 140 fogli formato protocollo, che l’insegnante Antonio Felisatti (1873-1954) aveva dedicato ai suoi compaesani tra il 1946 e il 1947. Questo manoscritto viene ora pubblicato arricchito dal commento del curatore, Giuseppe Ferrari, e corredato di numerose note che completano e, in certi casi chiariscono, i diversi passaggi, per restituire al lettore la vita di questa comunità nel corso dei secoli.
Oggi questo comune vive una delle situazioni più critiche dell’intera provincia: snaturato nella sua struttura originale da calamità naturali e non solo, risulta ora il più povero e con un indice di senilità molto alto. Questo volume diventa allora, nelle intenzioni del curatore, «un segno di amore e di profonda riconoscenza a questa terra che mi ha dato i natali. Una terra sfortunata, sempre ai margini e colpita da molte e diverse avversità» ma che conserva, nei suoi abitanti, la determinazione di preservarne la memoria.